Frankenstein Junior Imola By Mario Zaccherini
admin | Feb 25, 2018 | Comments 0
A pochi giorni dal 4 marzo Imola comincia sembrare un set cinematografico. Ricordate il formidabile “Frankenstein Junior”?, ebbene quello che sta accadendo lo rispecchia grottescamente.
Un Sindaco (il simpaticissimo Daniele Manca) che tenta di tenere in vita, anzi di ridare vita, ad un sistema che, assieme alla Corea del Nord e la Bielorussia, governa un territorio dal 1945. Assieme a lui i poliedrici rappresentanti della sinistra e del centro destra specializzati in abili trasformazioni da civici a nazionali, per poi ritornare civici.
Sono talmente bravi che, dopo aver governato 5 anni, per paura di essere riconosciuti cambiano nome. Cosa si fa per la poltrona? Tutto: cattolici con anticattolici come la Bonino, anticomunisti come Casini con i nipotini di Togliatti. Tutti allegramente antifascisti che scendono in piazza contro i movimenti post fascisti che non sono stati sciolti dal Governo, ovvero da loro stessi!!!!!!
Sono o non sono adorabili? In realtà più che contro i fascisti i loro strali sono indirizzati contro il Movimento 5 Stelle, senza che si capisca il vero perché. Leggendo e rileggendo il programma incriminato l’unico punto pericoloso per la “famiglia descritta” è quello dove si propone di costruire due nuove carceri! Forse, rimango all’interno della trama di un film comico, sia chiaro, temono che le carceri vengano costruite realmente e…….. oddio, non sarà questo il problema?, riempite con i “carcerati”! Ma chi sono i carcerati se non coloro che compiono delitti contro l’ambiente e contro lo Stato. Brividi e paure, ma solo fino ad un certo punto! In fondo esiste l’immunità parlamentare…….per fortuna…e nonostante Davigo!!!!!
Ma torniamo a Imola: 5 anni di Giunta multicolore hanno prodotto risultati impensabili per il nostro territorio. Siamo la città più indebitata dell’Emilia Romagna (quelle oltre i 50.000 abitanti), quella con maggior mortalità per cause polmonari, un cimitero storico fatiscente dove gli alberi secolari crollano improvvisamente al suolo…….per fortuna senza causare morti.
D’altronde la morte asintomatica è un fenomeno non così raro nella nostra città: certamente ricorderete le dipartite di Cesi e 3Elle che dalla sera alla mattina chiusero i battenti.
Epperò il glorioso albero che ha visto una guerra mondiale (forse due), tanti terremoti, la neve del 1956, le piogge torrenziali del 1966, le gelate record del 1986, l’estate torrida del 2003 non ha resistito alla pioggia di questi giorni, alle temperature normali, all’assenza di vento e neve.
Mi aspetto a breve che su una famosa pagina Fb (nel nostro caso immagino l’Igor, anzi l’Agor, imolese) appaia “Forse non tutti sanno che gli alberi sono esseri sensibili che percepiscono, in anticipo, i mutamenti. Sicuramente il poderoso arbusto ha percepito l’arrivo di aria artica ed è venuto meno”.
Signori, questa è Imola, questi sono gli attori e, tanto si fa per ridere, immagino anche la scena finale di questo Frankenstein Junior del terzo millennio: mentre il secolare precipita verso i sepolcri appare l’Aigor del Santerno che sorridendo dice “forse gli alberi sono malconci, forse i muri sono fatiscenti, forse non siamo una città termale, ma i cordoli dell’autodromo sono nuovi e lucenti”
E giù di ululà ululí sui titoli di coda, mentre appaiono i volti dei principali attori di questo film.
Ecco, il 4 marzo, cominciamo a ricordare volti e produttori di coloro che hanno distrutto la nostra città.
Mario Zaccherini
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