LA SOLITUDINE DEI CITTADINI IMOLESI By MARIO ZACCHERINI
admin | Nov 12, 2012 | Comments 2
Anno dopo anno gli effetti della crisi economica hanno allargato ulteriormente la forbice tra società e politica perchè, i cittadini, oltre a non trovare risposte nella sfera politica, si sono ritrovati completamente espulsi dai processi decisionali.
Un nuovo modello che potremmo definire dittatura della democrazia. Un vero e proprio ritorno al medio evo applicando la semplice sostituzione del potere aristocratico con il potere partitico, pur nascosto, da un punto di vista formale, dalla liturgia delle elezioni.
I nuovi “sovrani” ogni cinque anni chiedono “l’incoronazione” al popolo, poi il popolo è costretto al silenzio.
A livello nazionale l’esempio più lampante è il Governo Monti, un esecutivo formalmente all’interno dell’alveo costituzionale, ma, nella sostanza, un governo deciso dai partiti senza previa consultazione del popolo. Cosa ne pensiamo noi? Non interessa a nessuno.
Non solo a Roma l’elettore è lontano, anche nelle città non esiste più collegamento tra società e politica, i cittadini rimangono soli con i loro bisogni mentre i partiti di governo locale decidono come gestire le risorse economiche.
E’ di queste ore la notizia che Con.Ami si farà carico dei debiti e mutui l’Autodromo di Imola. Intendiamoci, ci fanno capire i nostri amministratori, non ci troviamo davanti ad un fallimento della società Formula Imola (57% di proprietà pubblica con la citata Con.Ami e 43% privata) perchè, se non dovesse fare fronte ad investimenti e mutui, sarebbe una società portatrice di utili. Davanti a questi ragionamenti il cittadino si sente solo perchè, prendo ad esempio i commercianti, anche loro se non dovessero fare investimenti, onorare mutui e pagare l’Imu, sarebbero facoltosi……… Allego un link per chiarezza ulteriore:
www.corriereromagna.it/imola/2012-11-10/autodromo-«chiudere-costerebbe-molto-caro»
Le vicende della pista del Santerno rappresentano molto bene due punti fondamentali per leggere la crisi contemporanea.
Imola, città profondamente in crisi sia economica che politica, avrebbe bisogno di investire pesantemente in ricerca, cultura (questo punto è clamoroso perchè a Roma i bersaniani ci raccontano come la cultura possa essere business, mentre a Imola, dove potrebbero farlo tranquillamente, preferiscono attuare una politica ad investimento zero) e ristrutturazione degli immobili fatiscenti (il Cimitero su tutti).
Invece la mia città, anno dopo anno, vede morire le tante eccellenze costruite in decenni di lavoro: la meccanica di precisione, la ceramica, la musica, i servizi sociali nel silenzio assordante della politica, chiusa nei palazzi impegnata a dirottare le risorse vitali per il territorio, verso avventure lontanissime dai bisogni civici. Sempre senza coinvolgimento, sempre tenendo lontano da palazzo la voce dei lavoratori, sempre lasciando soli i contribuenti.
Negli ultimi anni milioni di euro pubblici sono stati “investiti” verso una risorsa che non ha prodotto benefici per il territorio, ma sole e continue esternalità. La cosa buffa è che le persone coinvolte nella gestione dell’ente sono praticamente sempre le stesse e, durante questi anni, hanno espresso giudizi tecnici mai suffragati dalla realtà.
Nelle prossime righe alcuni momenti fondamentali.
2008: il Comune di Imola riesce a rimettere in vita l’Autodromo affidando alla Norman 95 ed alla sempre presente Con.Ami, socie nella ormai famosa Formula Imola, la gestione della struttura. Il Sindaco Daniele Manca con orgoglio presenta quello che sarà: ovvero un futuro straordinariamente roseo per la pista, la città ed il territorio. In un crescendo di emozioni viene raccontato che questa sinergia porterà pure alla costruzione di una tenso-struttura (nel 2010) contenente 3500 persone, un concerto internazionale di un big che porterà almeno 70000 presenze (2008), concerto del maestro Morricone (2008). Come scrisse un emergente uomo politico del Pd “ovviamente senza un ottimo lavoro da parte del Comune, proprietario, non si sarebbe mai riusciti a trovare un gestore valido come Norman 95″.
Sicuramente trovare una società come la Norman 95 non deve essere stata impresa facile per il nostro Sindaco; con la crisi ancora dietro l’angolo, entrare in affari con una società che, mentre firmava il “patto” con Con.Ami, era già sulla via del fallimento non deve essere stato facile:
www.monitorimmobiliare.it/articolo.asp?id_articolo=6719
Come non deve essere stato facile scegliere una società che stava “non consegnando” a 70 famiglie appartamenti cominciati a pagare nel 2006 in località San Sicario:
ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/07/21/sansicario-fallita.html
Ovviamente la tenso-struttura ed i concerti sono rimasti nei sogni della politica e del giovane politico rampante. Epperó la nuova gestione offre lavoro sul territorio ed infatti moltissimi artigiani e aziende entrano in rapporto con Formula Imola. Imola sembra l’eden, nella pista del Santerno è un incessante andirivieni di camion e furgoni, tutti hanno fretta, tutti insieme per tornare a fare risplendere il leggendario tracciato.
La creatura, Formula Imola, sembra funzionare, presenta un unico, piccolo, ma non trascurabile neo………..non paga i fornitori. Intendiamoci, la società sarebbe sana a condizione di non conteggiare i debiti verso terzi.
Nel paese della finanza creativa si può fare tutto, ma i debiti vanno onorati……..
2010: muore la “creatura”, o meglio fallisce, sotto il peso di 160 (centosessanta) creditori ed un debito di 4.000.000 di euro (quattromilionidieuro). Formula Imola muore e rinasce come si legge nell’articolo linkato:
È ancora il nostro Sindaco Daniele Manca a spargere a piene mani ottimismo spiegando che il Dino ed Enzo Ferrari produce un indotto di 50 milioni di euro dando occupazione a 1200 persone e procurando al settore alberghiero una copertura del 40% dei posti letto. E il bilancio 2010 come si è chiuso? Le aspettative dei vertici andavano verso un attivo di 3.0000.00 che si sono trasformati in un passivo di circa 100.000 euro (è stato l’anno migliore).
Nella realtà i 50 milioni di indotto sono frutto di una fervida fantasia, sul modello del milione di posti di lavoro perché, ragionando da persona semplice e pragmatica, se veramente ci fosse un indotto di quella portata i beneficiati farebbero le corse per entrare nella società per far mettere radici a questo albero della cuccagna. Non a caso gli albergatori riducono a 700.000 euro i volumi derivanti dalle attività motoristiche (per 10 hotel/alberghi/pensioni avremmo un volume pro-capite di 70.000 euro annui contro un disavanzo di Formula Imola, negli ultimi 4 anni, di quasi 4 milioni di euro).
In mezzo a questa orgia di numeri il cittadino si sente solo: manca la carta igienica nelle scuole? Colpa di Monti! Aumentano i costi dei trasporti urbani? Colpa dell’euro! Aumenta il costo delle medicine? Colpa del debito! Crolla il Cimitero? Colpa del patto di stabilità!
Se questi milioni di euro fossero stati investiti nella ristrutturazione edilizia quanti posti di lavoro avrebbero creato?
Se questi milioni di euro fossero stati investiti nella cultura quanti utili e posti di lavoro avrebbero prodotto sul territorio?
Secondo Luigi Zingales, per ogni euro investito nella cultura si ha un ritorno medio di sette.
Al futuro sindaco di Imola2013, ai futuri amministratori di Con.Ami ed alla prossima maggioranza il coraggio di raccogliere la sfida e di ridurre la nostra solitudine.
Mario Zaccherini
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Commenti (2)
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Sono certo che il Sindaco Manca ed i vertici di Formula Imola sorrideranno assieme a noi cittadini nel visionare il video che loro stessi hanno pubblicizzato sul sito istituzionale dell’Autodromo:
http://www.autodromoimola.it/it/notizie-autodromo-di-imola.html?start=80
Qui il passaggio fondamentale:
Naturalmente non aggiungo commenti se non che, nella vita normale, per esempio, se un operatore delle macchine utensili non sa distinguere i centesimi dai decimi è un operatore disoccupato.
Mario Zaccherini
Dedicato all’amministrazione di Imola da parte della cittadinanza.
Chissà se tu mi penserai
Se con gli amici parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai.
………
Non è possibile dividere
La vita di noi due.
Ti prego aspettami amore mio
Ma illuderti non so.
La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
È l’inquetudine di vivere
La vita senza te
Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due……
la solitudine……………
tra noi.
http://www.youtube.com/watch?v=FpOEN93LX-E
Laura cittadina imolese ad honorem!