Cari
Amici del Binocolo, nell’ultimo numero avete dedicato molto spazio a Imola Migliore, cosa della quale Vi ringrazio.
Mi permetto di aggiungere qualche elemento aggiuntivo a favore della chiarezza.
- Esiste un forte dissenso interno.
- Il dissenso non è nato dalla vicenda Vassura, bensì prima, dalla convocazione di una assemblea che conteneva in nuce elementi di scrematura avendo invitato i candidati rimasti a seguito di abbandoni dichiarati e solo alcuni sostenitori scelti direttamente da qualcuno che non è stata l’assemblea dei soli candidati restanti.
- C’è stato un vulnus democratico che ha dato il via ad alcune proteste, catalogabili nella normale dialettica interna, che sono invece state determinanti nella cancellazione immediata dagli inviti agli incontri di coloro che avevano sollevato dubbi e anche proposte concrete per la composizione di una assemblea oggettivamente titolata a decidere e votare sulle singole questioni da trattare.
In realtà la solidità dell’alleanza Imola Migliore-Liberi a Sinistra era in crisi già da mesi.
- Metodo Democratico: su questo punto ho molto insistito durante le assemblee perché il metodo è fondamentale nei percorsi democratici. in particolare credo che durante il primo anno di attività gli indirizzi debbano essere individuati e scelti dai candidati in quanto sono le persone che si sono assunte personalmente la responsabilità politica davanti ai cittadini. In seconda battuta anche l’apertura, sempre nella fase decisionale, a tutti coloro che si sono impegnati personalmente nel percorso elettorale lo considero un metodo democratico attuabile. Inaccettabile, come è avvenuto, che il metodo democratico venga sostituito dalla discrezionalità degli inviti, ovvero invitare i candidati titolati più una famiglia. Insisto molto sulle modalità partecipative perché se manca democrazia e trasparenza nella vita quotidiana il partito perde le caratteristiche base di rapprasentitività.
Non a caso questo metodo discrezionale, in pochi giorni, ha portato ad epurazioni formali, all’eleminazione dell’uguaglianza nella gestione della pagina FB dei candidati amministratori (tolti a loro insaputa), di utenti bannati dalla stessa pagina (cosa gravissima che condannerò in eterno), e al non rispetto delle più normali regole vigenti in qualsiasi assemblea.
- LAS era un partito (ex SEL Imola), con le sue strutture, e le dimissioni in massa del direttivo ha portato la sua rappresentatività all’interno della coalizione ridotta a sole 2, forse 3 persone. Non è ancora ben chiaro.
- Imola Migliore diversamente, non essendo un partito strutturato, ma una lista di impegno civico molto trasversale, con al suo interno persone con storie molto diverse tra loro, ha (aveva?) un solo obiettivo: contrastare la politica di questa maggioranza che è la continuazione della precedente, guidata dal medesimo sindaco, si è trovata con pochi strumenti in mano per poter pretendere di incidere sulla composizione di una assemblea titolata e equamente rappresentativa di tutti gli orientamenti presenti nella lista.
- Lo scopo sociale di Imola Migliore in campagna elettorale era stato molto chiaro, come espresso tante volte da Giorgio Laghi, essere alternativi al modello Manca. Se avessimo voluto attuare percorsi di modifica “dall’interno” ci saremmo ritrovai alleati “critici” di Manca. Una qualsisi modifica, rispetto alle ragioni fondative, dovrebbe essere letta come presa in giro del corpo elettorale.
- Di qui nasce il problema, non da una singola presa di posizione di Giorgio Laghi, coerente in parte con i programmi elettorali anche se appena sussurrata e con “messaggi” alla maggioranza forse non chiari ai più, ma molto evidenti a chi di politica un po’ ne ha masticata.
- Tornando al “metodo discrezionale” è giusto ricordare che c’era già stata una folta assemblea, prima delle vacanze estive, che aveva definito un organigramma di lavoro strutturato in gruppi di lavoro di cui erano già stati individuati i coordinatori provvisori. Un gruppo si era addirittura già convocato, allargato ad alcuni supporter esterni, ed aveva già individuato il coordinatore effettivo cominciando già a lavorare concretamente su alcuni tempi molto importanti. Ricordo che, in rispetto al metodo democratico, avevo proposto che anche le persone coinvolte in questo gruppo venissero invitate alle nostre assemblee…la risposta la conoscete già.
- Nei mesi estivi, non sappiamo chi, ha diffuso il tam tam che solo a settembre ci si sarebbe rivisti per ricominciare da capo. Una modalità veramente curiosa e stravagante che ha favorito l’insorgere di dubbi e sconcerto in molti candidati della lista Imola Migliore che, anzi, avrebbero voluto annettere tra le proprie fila i “fuoriusciti” da LAS per continuare a lavorare sul programma comune superando i problemi interni del loro partito. E’ evidente che questioni personali hanno prevalso nettamente sulla volontà di continuare il lavoro iniziato con la campagna elettorale e la definizione del programma.
- Zucchini: Giorgio Laghi spesso si dissocia dal giovane Consigliere Comunale, cosa che dovrebbe essere spiegata meglio. Ci si dissocia quando, all’interno di un percorso sviluppato assieme i comportamenti consigliano appunto la dissociazione. Zucchini fa lista per conto suo per cui molti di noi non hanno capito la dissociazione del giorno dell’insediamento del consiglio e nemmeno le successive. Anzi, la dissociazione ci è sembrata che potesse venire letta come il chiamarsi fuori da accordi precedentemente assunti con quella lista o con tutte le altre liste di minoranza. Accordi che a noi non risulta siano mai stati sottoscritti.
A noi, almeno a me, se parliamo di accordi o percorsi comuni risulta solamente che Giorgio Laghi e Francesco Chiaiese sono soci in affari (legittimamente) in una cooperativa sociale, di altre cose non so.
Rimanendo a disposizione per qualsiasi chiarimento ringrazio per lo spazio avuto.
Gentile Mario , ho seguito i tuoi recenti interventi in merito alle “piroette” politiche del Sig.Laghi e gli approvo sia nel metodo che nel contenuto politico .
Dopo la lettura odierna di un articolo su “leggi la notizia2 riguardante la svolta impressa dai due leaderini , Laghi e Chiaiese , soci in affari e in politica , mi vien da ripetere il detto che “non c’è limite al peggio” .
E’ di tutta evidenza che gli “ex oppositori” del grullino imolese si preparano a sedere alla sua tavola , forse in uno strapuntino, per raccogliere le “briciole” che con magnanimità il “signorotto” potra’ trovare per loro : forse una piccola poltroncina in un Ente di secondo grado per alleviare il “costo della politica” .
Ora , come ho gia’ detto in passato, non mi interessa il destino , politico, persobnale dei due ma il danno morale e politico che hanno causato agli attivisti , militanti o semplicemente elewttori della lista Imola Migliore _ Liberi a Siniastra : un regalo inaspettato a Manca e co e all’antipolitica .
Tu e prima gli ex militamti di Liberi a Sinistra ( ex SEL Imola9 avevate avvertito tutti i segni premonitori dello “sfascio” politico a cui i due leaderini , ex oppositori , stavano portando le rispettive formazioni politiche : vedi la conferenza dell’inizio di Luglio del Chiaiese, il “nicchiare” di Laghi a convocare uhna assemblea che discutesse il programma poltico su cui impegnarsi nel Consiglio comunale fino a giungere alla “rotta” di ieri che viene presentata come una scelta di “opposizione propositiva” mentre , nei fatti, deve leggersi come una vero abbandono di tutto il programma politico con cui si era condotta la campagna elettorale e , ancor prima , l’opposizione politica alla precedente giunta Manca .
Penso che l’unico tempo che bisogna perdere con tali “leaderini” sia , da domani, quelllo di denunciarne il prossimo ruolo di “servant” o i “danni” che, eventualmente , in questo “nuovo” ruolo procureranno alla cittadinanza imolese .
Non rimane , come spesso è accaduto in questi anni , che rimettersi a costruirwe il casmpo di una seria opposizione politica al “grumo ” di potere manchiano dato che in politica non vi sono scorciatoie e , come diceva il Che , “se lotti puoi perdere, ma se non lotti hai gia’ perso ” .
Cordiali saluti .
Eros