120 GRAZIE (LA POLITICA DAL BASSO SI METTE IN MOTO)
admin | Apr 17, 2011 | Comments 3
Organizzare un evento non è mai troppo facile, in particolare quando l’ambito è quello politico. Se aggiungiamo che l’iniziativa si è voluta attivare di venerdì sera, i rischi avrebbero potuto essere tanti.
Venerdì 15 aprile, come Insieme per il Pd di Imola, ci siamo posti l’obiettivo di portare a discussione pubblica la proposta Bonaccini sulle Primarie e la proposta Donini sulla figura del funzionario politico. Tali proposte, nemmeno troppo rivoluzionarie, secondo noi, a livello di periferia, fino ad ora non erano state pubblicizzate come meriterebbero.
Quindi attivare un percorso di consapevolezza tra le persone “normali” organizzato da persone “normali”; nessun politico tra i relatori, anzi la figura classica del relatore non era nemmeno presente, presentando un format snello per evitare i momenti soporiferi che spesso sono presenti negli incontri con i politici di professione.
Insomma, volevamo organizzare una serata all’interno della quale prendesse forma la Politica dal basso con, come attori principali, i cittadini. Una serata proiettata verso il futuro, senza troppi richiami polemici verso gli errori compiuti dalla sinistra negli ultimi anni.
Il nostro caro amico Sposetti, assieme alle sue truppe che chiedono danari pubblici per finanziare le Fondazioni, sarebbe rimasto colpito su come la democrazia possa vivere anche senza il finanziamento pubblico.
In sintesi il percorso teorizzato era: coinvolgere persone sugli argomenti descritti, discutere sul come incidere nei processi decisionali dei partiti, raccogliere firme per portare in discussione, presso la Direzione politica del Partito Democratico imolese, le due proposte.
Dimenticavamo: la serata ce la siamo autofinanziata, il Pd locale ci ha supportato, cosa graditissima, prestandoci il proiettore e lo schermo. Come vedi Sposetti, si può fare politica senza chiedere soldi ai contribuenti.
La nostra iniziativa era aperta al contributo di tutti, e per questo motivo abbiamo invitato anche gli amici delle forze politiche vicine alla nostra cultura e comunque tutte le persone che mettono la politica, anche se non retribuiti, nell’agenda della loro vita.
La risposta dei cittadini è stata molto positiva ed incoraggiante, con la presenza di oltre 120 persone: membri del volontariato, segretari e coordinatori dei partiti amici, “vecchi” sindacalisti, studenti, persone della società civile, volti anche non noti, almeno per noi. Ci hanno raggiunto amici di Modena e Bologna, studenti, ricercatori e genitori che hanno voglia di ascoltare la politica, ma che la vorrebbero come una cosa nuova, per poter essere nuovamente orgogliosi di farne parte!
I numeri, da soli, non sono in grado di spiegare il clima che si è creato: applausi per tutti, nessuna contestazione, clima di interesse per tutti gli interventi, momenti di viva commozione durante le due letture finali dedicate alla situazione giapponese e libica. Interventi di giovani studenti, di ricercatori, di donne (non abbiamo le quote rosa, ma solo cervelli pensanti), di artigiani, di lavoratori, di pensionati.
Berlusconi? Non ne abbiamo parlato e non abbiamo sentito il bisogno di nominarlo. Nessuno tra gli intervenuti ha ritenuto importante cercare il facile applauso proferendo critiche al Presidente del Consiglio. D’altronde, giorno dopo giorno, diventa sempre più difficile capire la differenza tra lui, il Presidente della regione Sicilia e Giusi La Ganga se non che gli ultimi due personaggi, a differenza del primo, sono nostri alleati. Scusate se insistiamo, in particolare per i più giovani, prendetevi cinque minuti, fate una ricerca su La Ganga e, in piena onestà, con un tale passato, ditemi se lo votereste…
All’interno dell’articolo abbiamo postato tutti i video della serata con una piccola avvertenza sul video di Jacopo Lanzoni in quanto, vivendo a Londra, era registrato. Durante l’introduzione sui due argomenti principali la telecamera riprende il pubblico i veri protagonisti della serata.
Conclusioni: la società civile ha una voglia/bisogno enorme di parlare e partecipare negli ambiti politici, ma con metodologie e ruoli nuovi. Noi ci siamo ispirati a Prossima Fermata Italia, una presentazione semplice ma efficace e poi spazio agli interventi (6 minuti ognuno).
Caro Bersani, l’Italia si può cambiare partendo da persone come queste, coinvolgendo tutti coloro che possono dare valore aggiunto, parlando alla società civile e non alle segreterie dei vari partiti, portando democrazia e non chiedendo soldi pubblici per la democrazia. I danari pubblici, invece di chiederli per le Vostre fondazioni, chiedeteli per gli studenti, per la ricerca, per i precari, per il lavoro.
Caro Pierluigi, siamo ancora con te, ma la forbice tra notabili del Pd ed il paese si allarga sempre più. Devi decidere, in tempi brevissimi, se vuoi cominciare veramente un cammino con Lombardo, Casini, Fini, Giusi La Ganga, chiedendo pure finanziamenti pubblici aggiuntivi, oppure salire sulla corriera, priva anche di aria condizionata, dei lavoratori, degli studenti, delle donne, dei precari ecc.
Fai presto, noi ci stiamo organizzando.
Mario Zaccherini
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Commenti (3)
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Complimenti,riunire 120 persone ad una iniziativa politica non è una cosa semplice da farsi.Ciao con stima e rispetto.
Angelo.
Sono in Detroit (MICHIGAN), e non mi e` facile seguire la pagina (fuso orario, spostamenti vari negli Usa, voglia di riposo). Ho gradito il link, che approfondiro` al rientro, ma sento che e` stato un bel momento di democraza.
Saluti.
carlo cucco
SALVE PUBBLICO IL PRESENTE APPELLO TRATTO DAL BLOG http://WWW.IMPRESECHERESISTONO.ORG
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
UGO BERNASCONI
Ciao a tutti,
confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell’acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.
‘E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l’argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui “il servizio pubblico” viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.
Il referendum è evidentemente anche questo!
Mariachiara Alberton
RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM… perchè il Governo non farà passare gli spot ne’ in Rai ne’ a Mediaset.
Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum
lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i
cittadini italiani:
Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E’
necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone
Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.
I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il
12 giugno. QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.
Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ? Copia-incolla e pubblicizza il
referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.
Passaparola!