S.E.L. IMOLA PARTE CON IL BOTTO: OGGI TELESE, DOMANI…V

Più si invecchia e più si tende a credere di essere veggenti, di conoscere in anticipo argomenti, commenti, valutazioni ed anche conclusioni delle cose che ci si appresta ad ascoltare.

Siamo uomini, l’esperienza ha maturato dentro di noi la certezza delle cose dette prima.

Tutto ciò in particolare nell’ambito politico.

Se ascoltiamo D’Alema sappiamo benissimo che non parlerà dei lavoratori o dei principi morali che devono legare una coalizione, ma degli aspetti pragmatici che deve seguire un partito non destinato a governare gli italiani, ma destinato a governare il potere.

Casini non lo si ascolta nemmeno più, ma si passa direttamente al finale con “e quindi, in base a quanto detto, ci arroghiamo il diritto di guidare i moderati”.

Berlusconi? Ma dai!!!

Fini? Prima si prende una bussola per capire se in questo momento il simpatico politico è di destra, centro, centro-destra, centro-sinistra o a casa di Veltroni a giocare a Risiko.

Già, ma i giornalisti come sono?

Più o meno come i Prelati, questo pensavo, prima di conoscere Luca Telese.

Luca è un personaggio talmente particolare, da mettere in discussione pure la sua esistenza, nel mondo reale.

Pensate: entro nel locale dove Telese presenterà il libro di Vendola, lo guardo, mi guarda (per un attimo penso male), poi si avvicina con il migliore sorriso, allunga la mano e proferisce un bel “buonasera sono Luca Telese”.

Balbetto qualche cosa in risposta, mi sento imbarazzato, ed in quel mentre mi viene la grande idea “scusi Telese è disponibile per una breve intervista?”, “certamente, facciamo subito?” risponde.

Subito, penso, subito cosa, non ho idea di cosa chiedergli.

Comincio anche a sudare!

Per fortuna sostanzialmente è stato troppo gentile in quanto non sono servite domande, tanta è la voglia di parlare di politica da parte del giornalista.

Ho solo ripreso ed ascoltato.

Il bello, ovviamente doveva ancora cominciare.

Luca ha affrontato argomenti praticamente scomparsi dal linguaggio comune della politica: lavoro, parità, diritti, operai umiliati, fatica, sudore, asili legisti, critiche pesanti agli uomini di sinistra che si comportano come quelli di destra.

Forse il momento più toccante è stato il racconto di una mamma che lavora a Mirafiori e cosa rappresentino per lei 10 minuti in meno di pausa.

Parte di questi passaggi verranno pubblicati nei prossimi giorni sul nostro sito.

Per chiudere un sentito ringraziamento va a Francesco Chiaiese, nuovo coordinatore di SEL Imola, per la bella serata regalata alle oltre 60 persone presenti (alle 18.30……) ed anche per la “promessa” fatta durante l’intervista che potete vedere.

Telese, Landini, V………per Imola si avvicina una bellissima primavera.

Mario Zaccherini

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