A chi votarsi: Cosa fare per farsi votare di Andrea Girardini

Sono stanco di questa Italia. Sono stanco di sentire sempre le stesse parole. Sono stanco di un’opposizione che non rappresenta un’alternativa, che non racconta un’idea di futuro ma solo parole, parole, parole. Sono arcistufo di un vecchio di 75 anni che ripete da 20 anni sempre le stesse cose, che è a favore del nucleare e che parlando di internet pronuncia “gogole” come motore di ricerca conosciuto. Ma a lui non serve internet, non gli occorre relazionarsi con chicchessia gli bastano i soldi, non deve capire la vita reale di nessuno gli basta quella regale in cui sguazza, ha solo bisogno di qualche decina di escort selezionate da qualche suddito compiacente e remunerato spesso con soldi pubblici. Chissà se sa dei pastori sardi manganellati a Civitavecchia. Se sa delle loro ragioni. Se immagina la vita in fabbrica magari in Fiat per 1.200 euro al mese prima di applaudire alle minacce di Marchionne. Quale futuro con questo scenario?

A CHI VOTARSI ?

Al PD che lancia lo slogan fulminante “rimbocchiamoci le maniche” al quale la destra omofoba immagino risponda “sbottoniamoci i pantaloni” che porta  lo scontro solo sulle parole che perdono significato quando scatenano le varie tifoserie, trasformando il dibattito in tifo invece di stimolare riflessioni e risposte vere, allontanando l’attenzione del 40% dei cittadini italiani che nauseati dalle solite parole non intendono andare al voto.

Forse servirebbe un atto concreto direi simbolico per attirare l’attenzione sull’alternativa e convincere i cittadini nauseati. Penso per esempio che il PD potrebbe unilateralmente da domani dichiarare che ogni parlamentare percepirà 5/6000 euro al mese e il risparmio andrà depositato in un fondo per qualcosa di concreto: che ne so, la costruzione di una scuola magari con evidenziati i colori della nostra bandiera e non solo il colore verde caro a qualche scienziato della stupidità, oppure a qualsiasi altra cosa che venga percepita come ridistributiva. Perché la parola giusta è RIDISTRIBUZIONE della ricchezza nazionale. Naturalmente è solo l’inizio. Il PD dovrebbe poi farsi promotore di ricollocare la politica al servizio dei cittadini e non piegata ad interessi propri o in favore di amici, parlando con la gente e non con le segreterie di partito. E deve cominciare a farlo riducendo privilegi e costi della politica, non mi dilungo sul tema ma le cose da fare sono diverse dalle baby pensioni dei parlamentari, alle macchine blu con autista, all’abolizione di alcune province, all’accorpamento dei piccoli comuni ecc.

Peraltro questo atteggiamento ridurrebbe il campo che la destra sfrutta per acquistare parlamentari, pensate se un gesto simile dovesse essere replicato dalla destra per non perdere consenso anche tra i propri elettori.

Questo come detto è solo la parte simbolica poi viene quella reale che spetta alla vera politica. Cioè quella di cui non vi è traccia e che invece dovrebbe disegnare la società futura. Cosa fare ? Alcuni esempi senza entrare nel merito per ragioni di spazio:

Piano di messa in sicurezza del territorio (non può franare il terreno ad ogni giornata di pioggia e non possono  crollare scuole, asili ecc. – basta costruire concentriamoci sulle ristrutturazioni).

Piano di mobilità sostenibile (per usare meno l’automobile).

Sviluppo dell’energia sostenibile rivolta ad abitazioni e aziende con contributi statali agevolati (no a speculazioni – i piccoli comuni potrebbero essere autonomi dal punto di vista energetico).

Salvaguardia dei beni culturali.

Salvaguardia e sviluppo delle peculiarità eno-gastronomiche del nostro territorio (con allevamenti che non violentino la naturale vita degli animali).

Progressiva abolizione di inceneritori e discariche per favorire impianti innovativi con riciclo del 95% dei rifiuti (vedi comune di Vedelago).

Sviluppo del turismo. (salvaguardando l’ambiente sarà più agevole promuovere il nostro Paese).

Lotta all’evasione e corruzione per ridurre le tasse del lavoro dipendente.

Investire in scuola e ricerca.

Cosa ne pensate ? E’ così difficile ?

Un’ultima annotazione: Ho ascoltato politici anche locali dire che non si vuole un Berlusconi di sinistra, però non vorrei vedere un politico di sinistra che ragiona come uno di destra, serve marcare una differenza e lo ripeto la differenza sta nella RIDISTRIBUZIONE e bisogna raccontarlo alla gente possibilmente con una nuova classe dirigente, che sia più credibile agli occhi dei cittadini e che abbandoni privilegi  che appartengono alla vecchia politica fatta solo di parole, parole e furbizie.

Saprà il PD elevarsi a tal punto ?

Andrea Girardini

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  1. maria cristina says:

    NON E’ IL SONNO DEI GIUSTI

    Per migliorare questa nostra italia basterebbero poche azioni ma che sembra, nessuno volgia fare. Parlano, litigano, litigano e parlano. Quello che la gente comune vede è questo. I principi che vengono insegnati ai nostri giovani sono che per avere un posto nella società devi avere potere. Il potere si conquista attraverso il denaro. Il denaro si ottiene con escamotage ( ottenendo favori agli amici degli amici….ai quali devi dare qualcosa in cambio…però…) per avere ciò devi essere disposto/a a tutto. le lotte di classe non devono più esistere, la dignità della donna deve essere calpestata, le persone devono leggere solo chi e vanity fair. L’importante è avere la mente ottenebrata. Quindi le persone ora stanno vivendo come in un bel sogno dove in Italia stanno tutti bene, c’è lavoro per tutti, ecc….Il brutto sarà quando tutta questa gente si risveglierà se si…risveglierà….Sinceramente le persone sono deluse da tutto e ognuno vive dentro al proprio guscio accontentandosi di quel poco che ha. Il PD? Dovrebbe capire che l’unione fa la forza e senza bisogno di parlare ancora…agire….anche portando alla rivoluzione il paese…sempre meglio agire che dormire….

  2. maria cristina says:

    OK per l’articolo! Bravo!

  3. Roberto says:

    Condivido, ma aggiungerei anche che la politica siamo noi, tutti noi. Ancora di più arrivo a dire che il Pd siamo noi, perfino berlusconi siamo noi. Quindi i principi dell’articolo vanno benissimo, ma vanno indirizzati non solo alle classi dirigenti del pd ma a noi tutti. Quindi avere tutti noi una coscienza critica per:
    Messa in sicurezza del territorio
    Mobilità sostenibile
    Energia sostenibile
    Salvaguardia dei beni culturali.
    Salvaguardia e sviluppo delle peculiarità eno-gastronomiche (e difesa degli animali aggiungo)
    Abolizione di inceneritori e coscienza ecologica
    Sviluppo del turismo.
    Lotta all’evasione e corruzione
    Scuola e ricerca.
    Sapremo elevarCI a tal punto?
    Ciao Roberto

  4. Falce e Martello says:

    Continuo a non capire se ci fate o ci siete!
    L’articolo è bello e totalmente condivisibile, ma anche il vangelo è totalmente condivisibile, purtroppo, oltre al condivisibile, c’è la realtà.
    Dopo il vangelo c’è la chiesa e sorgono i problemi.
    Dopo l’articolo c’è il pd e sorgono i problemi.
    Tutte quelle belle cose non le dovete scrivere, ma dirle ai vostri funzionari, ai politici agli amministratori “così così”.
    Volete cambiare l’Italia?
    Bravissimi!!!
    Ma con chi??????????
    Con Violante, con Letta, con la Chiaromonte che vuole il ripristino dell’immunità parlamentare?
    Dai rispondete, care le mie anime belle!
    E il senatore Todesco?
    Ne vogliamo parlare?
    Possiamo dire che martedì si riunisce la giunta per decidere sulla richiesta di arresto?
    Che posizione avete? Su Berlusconi ho capito che volete che si faccia processare e su Todesco vale lo stesso pensiero?
    Credo che ormai il mondo politico si divida tra chi ruba molto e chi ruba meno.
    bari.repubblica.it/cronaca/2011/02/24/news/sanit_in_sei_ai_domiciliari_chiesto_arresto_per_tedesco-12839811/?ref=HREC1-7

  5. Roberto says:

    Credo che nella politica, sia oggi che in passato servano le idee, più dei personaggi. Servono anche gli ideali, perchè no. Nei miei ideali di vita migliore (umana, sociale, politica, affettiva) non compare l’idea del rubare, quella la lascio ad altri.

  6. Andrea G. says:

    So bene che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Intanto per sgomberare il campo da dubbi vari: La legge è uguale per tutti, quindi il trattamento di condanna rispetto a reati commessi è lo stesso per qualsiasi politico e di qualsiasi provvenienza. Anche la sola commistione in losci affari è sufficente per espellere dalla politica. Ultima annotazione parlare di etica e buona amministrazione della cosa pubblica è già qualcosa, spero che a forza di ribadirlo dalla base anche la testa senta la necessità di intervenire in questo senso. Non è affatto secondario un movimento trasversale che chiede comportamenti etici. Cavour si domandava se era etico ricevere in regalo una trota !!!! Senza arrivare a tanto, evidenzio con rammarico che in altre forze politiche un dibattito critico non è ancora iniziato a fronte di diverse porcherie già consolidate.

  7. Mario Zaccherini x pensieri says:

    Articolo ben fatto che inquadra in maniera sintetica il cammino che un partito progressista dovrebbe seguire.
    Oltre al percorso riscopre, come una vera e propria “bacchetta magica”, il termine redistribuzione, ovvero la saggezza economica.
    E’ mediante l’utilizzo di questa “bacchetta” che lo Stato attua la più bella politica possibile: la giustizia sociale, i ricchi sono un pò meno ricchi ed i poveri un pò meno poveri.
    Quasi un Vangelo politico-economico.
    @ Falce e Martello: qui non ci sono anime belle, come hai sicuramente notato di Todesco se ne parla.
    Con chi vogliamo cambiare? Con chi può vantare mani pulite, con chi non è concusso, con chi crede che anche gli Operai della Fiat abbiano un’anima, con chi non crede che tutte le partite iva siano evasori, con chi crede che il primo euro del bilancio dello Stato debba essere investito nella scuola.
    E tu in cosa credi?
    Mario

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