BOCCIOFILA

Caro Pierluigi, da sempre nutro sentimenti di profonda stima e simpatia verso la tua persona e non è un caso che ti ritenga uno dei migliori ministri che l’Italia possa aver vantato.In più hai la dote dell’ironia, la capacità di sdrammatizzare le situazioni e di fotografare i contesti con metafore il più delle volte geniali.

Cos’è, riferendosi ai compiti del Segretario del Pd, la metafora della bocciofila, se non puro genio politico; hai totalmente ragione quando assimili, pur con le dovute diversità. i due ruoli, in fondo le dote richieste sono, per entrambi, la capacità di ascolto, di mediazione e di proposta.

Immagino il Presidente della bocciofila quando, in vista della festa dell’associazione, deve ascoltare tutte le proposte sul menù da preparare, chi lo vuole di pesce, chi di carne, chi servito al tavolo, chi a self service.

Oppure se sia meglio organizzare un torneo di marafone invece che di briscola, per non parlare del tragitto della biciclettata.

E lui che ascolta, media, propone continuamente soluzioni.

Non è facile, ma per tenere unito il popolo della bocciofila deve essere sempre presente.

Anche il tuo ruolo è votato all’ascolto e alla mediazione, come il nostro amico della bocciofila, devi saper coniugare gli interessi dei lavoratori e di Confindustria, del Vaticano e dello Stato Laico,di chi vuole privatizzare l’acqua e di chi la vuole pubblica, di Letta e dei lavoratori, di Boccia e dei lavoratori, della Binetti e della libertà di coscienza (è andata via, ma il suo pensiero è ancora presente), della Cisl e dei lavoratori.

Hai visto quante volte il termine lavoratori è presente?

Tante volte perchè, ti prego di portare la notizia in Direzione, sono i lavoratori che si sporcano la mani, che sudano, che soffrono e che muoiono cercando di dare un futuro ai loro figli.

Lo dico con rispetto e con pudore, ma senza lavoratori i Boccia, i Letta, il Vaticano, i Casini e i Bonanni avrebbero qualche problema ad arrivare a fine mese, dai ammettilo, non sono esattamente abituati a sporcarsi le mani………..almeno come lo intendo io.

Queste cose le sai e sono certo che sei affezionato anche tu ai lavoratori.

Caro Pierluigi, te l’hanno detto che sabato 16 ottobre 2010 la bocciofila era chiusa e sul vetro della porta principale campeggiava un cartello con scritto “Chiuso per amore”?

Proprio così, il Presidente, i soci e gli avventori erano tutti a Roma assieme alla Fiom, assieme alle famiglie italiane, assieme agli studenti italiani, assieme ai lavoratori italiani, assieme ai precari italiani, assieme ai disoccupati italiani.

Tutti a Roma perchè amiamo l’Italia.

Hai visto quante volte il termine italia è presente?

Tante volte perchè, ti prego di portare la notizia in direzione, siamo italiani e amiamo questo paese. Eravamo in tanti, ma non ti ho visto. Perchè non eri presente, non sei italiano, sei forse un marziano?

Lo sai che tanti votanti del Pd sono stati accolti dai ragazzi di Di Pietro con le loro bandiere, la loro gioia di vivere, o dai ragazzi di Vendola perchè le nostre bandiere erano assenti.

Ti sembra giusto?

Caro Pierluigi, ti chiedo una cortesia personale: d’ora in poi sui grandi argomenti di attualità e di interesse come l’alleanza con Casini, il rapporto con la Chiesa, i “ribaltoni” fatti in Sicilia o scioperi futuri, passa dai circoli per sentire il parere del tuo popolo.

Non voglio spogliarti del potere decisionale, ma alla bocciofila, da sempre, chiedono un parere sul menù, dai Pierluigi cerca di essere conseguente alle tue metafore, prima che sia troppo tardi.

Con affetto e stima

Mario Zaccherini

Share

Filed Under: FeaturedLavoro e Welfare

About the Author:

RSSComments (0)

Trackback URL

Lascia un commento