IMOLA 2016: IL CONSIGLIO COMUNALE ESPELLE L’ETICA! By MARIO ZACCHERINI

Come la storia insegna il percorso dell’uomo è sempre incerto tra vette ed abissi nei quali precipitare all’improvviso.

Il nuovo millennio sembra procedere verso gli abissi, verso un mondo dominato dalla finanza dove il welfare, la redistribuzione e le pari opportunità, sono un ricordo legato ad una fase storica nella quale le forze di sinistra e progressiste cattoliche sono riuscite ad elevare gli uomini, materialmente e spiritualmente.

Ora i rappresentanti della sinistra (sic), dopo anni di inciuci con la Dc malata e Berlusconi, sono finalmente indipendenti e precipitano verso abissi che mai ci saremmo immaginati.

Il bello è che il volo è trasversale ed omogeno: se 20 anni fa il malaffare (materiale o spirituale) era cosa rara, oggi è  la buona politica ad essere diventata cosa rara.

Basta leggere i giornali per comprendere come l’Italia stia facendo, in maniera velocissima, dei passi verso l’emancipazione della classe politica per farla assurgere, senza vergogna, a nuova classe dominante della società.

Nelle zone terremotate crollano edifici ristrutturati e  “teoricamente” a tenuta sismica.

Renzi “incorona” Errani a riferimento della costruzione e, pronti via, primo scandalo miliardario.

A Imola si nomina una persona coinvolta e condannata in primo grado per false comunicazioni sociali ad amministratrice della Beni Comuni.

Una beffa se si pensa che il precedente nominato era fuori legge…….

Errori di valutazione che in una qualsiasi aziende avrebbero prodotto terremoti, ma la politica, si sa, non è, da tempo, più fucina di esempi da seguire.

Siamo tornati in pieno Medio Evo: le regole basilari dei cittadini non valgono per la casta/classe politica. Non è più politica, ma l’avvicinamento religioso all’India Indù con le famose quattro caste.

Non ci credete? Fate male.

Un esempio: noi normali cittadini abbiamo la vita segnata da ritmi precisi. Si lavora (chi è fortunato) marcando l’entrata e l’uscita dall’azienda e, in base alle ore di presenza, si viene remunerati.

Normale, direi banale. Per noi comuni mortali.

Verrebbe da pensare che queste regole valgono anche per chi rappresenta i cittadini, devono o non devono dare l’esempio?

Normale, direi banale. Non per loro.

A Imola ora basta firmare l’entrata ed in automatico verrà elargito il gettone di presenza.

E se il Consigliere esce prima, o si assenta a lungo?

Nessun problema, nell’allegro mondo delle Caste, il privilegio è garantito.

Tre considerazioni: 1) smettiamo di raccontarci la favola che un Consigliere Comunale percepisce solo il gettone! Non è vero! Se lavora (la situazione più pesante per fare politica) le ore di Consiglio sono retribuite. In sostanza è come se fosse in azienda ed in più ottiene il gettone. 2) per rispetto verso tutti i contribuenti e le aziende, sarebbe doveroso che fossero rese pubbliche le ore di presenza effettive. 3) la differenza di trattamento tra lavoratori e Consiglieri viene argomentata (dalla maggioranza e qualche pezzo dell’attuale minoranza) dal fatto che, con tale modifica, si risparmia la presenza di un funzionario comunale e relative spese. Tale ragionamento posiziona l’economia prima dell’etica della rappresentanza e può portare lontano perché elimina una forma di controllo sulla presenza dei Consiglieri Comunali.

La decisione presa è molto grave e non nascondo la mia delusione nel constatare che solo il Movimento 5 Stelle, che ringrazio, ha avuto il coraggio e la determinazione per opporsi a questa prepotenza della Casta.

Temo che questa improvvisa unità di intenti farà da apripista all’unione tra “sacro” e profano….in nome de Sacro Potere.

In ultimo un interessante link sull’Italia che crolla.

http://www.repubblica.it/cronaca/2016/11/07/news/inchiesta_terremoto_ospedale_amandola-151504290/?ref=HREC1-1

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Filed Under: Diritti civili e libertà personali

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