AUSL 23 IMOLA E LO STRANO CASO DI BARBARA RONCHI
admin | Sep 19, 2012 | Comments 5
Barbara Ronchi affetta da pareparesi spastica infantile per la quale le è riconosciuta una invalidità del 100%, fino a qualche anno fa, poteva fare terapia presso il Centro di Montecatone, all’avanguardia proprio nella cura di queste patologie ed in questo modo poteva, con l’aiuto di stampelle, muoversi e camminare in autonomia.
Oggi, invece, questo non avviene più, con la giustificazione che “c’è chi sta peggio”.
Oltre a questo non le viene riconosciuta la normale manutenzione della sedia a rotelle.
Sperando che per Imola 2012 sia l’ultimo episodio di una sanità criticabile e che Imola 2013 si apra con il ritorno all’eccellenza perchè la sanità pubblica non può essere questa.
Questo articolo più video viene inviato anche alla nostra Ausl di competenza.
Mario Zaccherini
Con questa video-denuncia speriamo che finalmente l’AUSL 23 di Imola dia delle risposte a Barbara.
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Commenti (5)
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Grazie Mario.
Manuel Caiconti
Sono interessato a capire: dopo 5 anni che non riceve assistenza, 10 giorni fa si accorge che non la riceve. Nel frattempo, se le cose stanno così, poteva ricorrere ai Carabinieri tanto tempo prima. Secondo, la mancata assistenza ad una disabile al 100%, è solo un accanimento nei confronti di Barbara o l’atteggiamento è lo stesso nei confronti di tutti i disabili al 100%? . Altra stranezza, la manutenzione delle attrezzature: (esperienza personale in famiglia) non ho verificato il degrado descritto, anzi. Mi interessa questa vicenda perchè attiene alla qualità dei servizi di assistenza alle persone, un cardine della nostra comunità. La verifica delle fonti , tutte, è indispensabile per un efficace controllo democratico. Un saluto gianni
Gianni ha ragione, ed è per questo che prima di rendere pubblica la vicenda, che assume anche toni grotteschi, quando un dirigente di servizio ASL afferma -C’é chi sta peggio di te…-, tutti coloro che hanno partecipato direttamente o indirettamente si sono premuniti controllando fonti e verificando fatti.
Nessuno di noi ha alcun interesse a cavalcare bufale, e la dimostrazione della “bontà” della notizia sta nel fatto che a distanza di ormai 2 settimane non c’è stata risposta.
Buona giornata
Manuel Caiconti.
Puntiamo l’attenzione a questo caso e da questo caso, se la sig.ra Barbara dovesse conoscerne altri ancora meglio, organizziamo una “visita” alla signora Lazzarato, tutti insieme, invalidi al seguito. Qualcosa dovrà raccontarci…!!
Io ci sarò.
Cordialmente, Francesco Chiaiese
Preciso che PensieriDemocratici non è un sito giornalistico, ma solo di approfondimento o discussione.
Il “caso” Barbara Ronchi rientra esattamente in tale contesto, dopo che i quotidiani locali hanno dato spazio alla sua storia pubblicandola con molto risalto.
In sintesi la signora pubblicamente, in conferenza stampa, ha raccontato il suo mondo ponendo poche, ma chiare, domande all’Usl Imola.
Perché ho pensato di intervistare la Barbara?
Per il semplice motivo che, non avendo ancora ottenuto risposta dall’Usl di competenza, dopo oltre dieci giorni, ho ritenuto doveroso dare un volto ed una parola alla signora, pur senza aggiungere nulla all’ottimo lavoro svolto dai giornalisti, di seguito elencato:
http://www.ilrestodelcarlino.it/imola/cronaca/2012/09/09/769584-costretta_carrozzina_dall_ausl.shtml
http://www.lareavasta.it/wordpress/?p=1020
Concordo con il pensiero di Francesco Chiaiese, aggiungendo che la dignità dei cittadini deve unire e non dividere l’azione di tutti i partiti/movimenti locali.
Grazie per l’attenzione.
Mario Zaccherini