Lettera aperta a Tribuna Medicinese…su biogas e acqua pubblica By Legambiente

Leggendo l’articolo “Biogas a Medicina” pubblicato sul numero di agosto di Tribuna Medicinese a cura del gruppo consiliare PD di Medicina, la prima cosa che ci viene in mente è: Pinocchio a questi ci fa un baffo!!!…

Poi rileggendolo ci auto complimentiamo per il risultato ottenuto in merito all’impianto Cazzani (in definitiva questo è quello che conta), ma soprattutto per alcune considerazioni riportate nell’articolo, che Legambiente va dicendo da mesi e finalmente vengono fatte proprie dal PD di Medicina.

Ciò premesso, vale la pena di sottolineare, anche se i cittadini, soprattutto quelli interessati ed i lettori di questo sito, ben lo sanno, alcune tappe fondamentali che hanno caratterizzato il percorso contro le emissioni maleodoranti dell’impianto a biogas della ditta Cazzani.

Circa un anno fa, agosto 2010, iniziano le prime lamentele segnalate a Legambiente da parte dei cittadini, che faranno la loro prima uscita pubblica alla Consulta Ambiente dell’ottobre 2010. Alla faccia della tempestività, da qui si arriva dopo ben dieci mesi alla diffida della Provincia di Bologna emessa nel giugno 2011, passando da una raccolta di 620 firme di cittadini esasperati.

L’atteggiamento “soft” e prevenuto del Sindaco, della sua Giunta e degli organi locali di controllo non portò ad alcun risultato e, purtroppo, quando l’Amministrazione Provinciale è intervenuta concretamente, il caso Cazzani, con il suo cattivo esempio di inerzia contro la mala gestione degli impianti, aveva già seminato il terrore in tutto il territorio della Provincia bolognese.

Oneri e onori a parte, auspichiamo che questa storia abbia contribuito positivamente alla elaborazione delle Linee Guida Regionali ed alla nascita di un inderogabile “codice di comportamento” da rispettare per gli altri impianti attivi a Medicina: anche Legambiente sarà, come sempre, attivamente impegnata a tutelare la qualità della vita dei cittadini.

Riguardo poi all’articolo dell’OdG “acqua bene comune”, in cui le opposizioni chiedevano semplicemente il rispetto espresso dalla volontà popolare nei due quesiti sottoposti al voto, il non aver accettato di includere nello statuto comunale che “l’acqua è un bene a non rilevanza economica” ci sembra quanto meno un atto antidemocratico, ma visto l’esito, abbiamo preso atto anche noi, di un fondato sospetto che già avevamo, e cioè che il PD è salito sul carro dei vincitori all’ultimo momento per pura e semplice opportunità politica: d’altronde visto da chi era composto “il comitato del no”, non ci si poteva aspettare altro!!

Lo stesso dicasi per la richiesta di far togliere dalla tariffa per l’acqua il 7% destinato ad HERA per la remunerazione del capitale investito, richiesta, tra l’altro, chiaramente espressa nel 2° quesito referendario!!

Comunque, possiamo chiaramente affermare che per come il gruppo consiliare PD si è espresso su questi due argomenti, molto importanti per noi, ma, visto lo straordinario coinvolgimento popolare, anche per i cittadini, è perfettamente in sintonia con la linea fondativa di questo partito:, in cui l’ambiguità continua a contraddistinguere ogni sua azione.

Medicina, 11 agosto 2011

Legambiente Medicina

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  1. Mario Zaccherini says:

    Una sola precisazione agli amici di Legambiente sull’ambiguità fondativa del Partito Democratico. Nella realtà, per gli elettori di questo partito, le cose erano chiarissime ancora prima che la dirigenza decidesse di salire sul carro dei vincitori; i referendum sono stati una vittoria popolare con o senza la dirigenza del Pd.
    Noi elettori saremo conseguenti all’esito referendario, spero lo siano anche i dirigenti medicinesi.

    Mario Zaccherini

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