Centrosinistra,serve più coraggio e meno timori By Fabio Nacchio

Confesso: le parole di Pisapia su Vendola mi avevano sorpreso negativamente.Non mi aspettavo da lui questa “ramanzina” pubblica (seppur condita da parole di affetto) nei confronti del Governatore pugliese.Anche perchè le cose contestate a Vendola mi parevano (e mi paiono a tutt’ora) risibili e trascurabilissime.E’ chiaro che Giuliano ha subìto pressioni da una certa parte della coalizione (vedi Pd.Civati e Penati si sono scandalizzati per quel comizio in Piazza Duomo) e ha richiamato Nichi ad una certa moderazione.Ma cosa aveva detto Vendola di così grave da scatenare un putiferio con la lite tra Pd e Sel,e con la video-lettera di del pugliese e le belle parole usate da Pisapia per chiudere l’incidente? A Vendola vengono contestate,essenzialmente 4 cose:

1 – Le parole “Abbiamo espugnato Milano”

2 – “Abbracciamo i nostri fratelli Rom e musulmani”

3 – L’aver tenuto un comizio di 4 minuti nei quali qualcuno lo accusa di voler mettere il cappello sulla vittoria di Pisapia.

4 – Il parlare di Milano,quando poi lui non è di Milano.

Ora,sia chiaro,non faccio una difesa d’ufficio di Vendola (non ne ha bisogno e non ne sarei in grado) ma bisogna chiarire alcuni punti.

Milano è stata espugnata.Può sembrare un aggettivo “antico” e magari poco ortodosso,ma spiega davvero la grande vittoria di Giuliano nel capoluogo milanese.Milano veniva da 20 anni di berlusconismo (con tutto ciò che ne consegue) e l’aver eletto un Sindaco davvero di sinistra è qualcosa di eccezionale per una città che di sinistra non è.

Arriviamo al punto che mi sta più a cuore: la fratellanza tra popoli e culture diverse.Cosa c’è di sbagliato nel voler abbracciare Rom e Musulmani? Niente.Anzi,qualcosa c’è: siamo a Milano,e certe cose non si possono dire e fare.Non lo dico io,l’hanno detto tutti coloro che hanno ripetuto che no,quelle parole,ad una città appena uscita da 20 anni di Berlusconi – Lega,non si possono dire.Innanzitutto la trovo come una grave offesa nei confronti di chi ha votato Pisapia.Se la gente lo ha votato,dandogli 10 punti di scarto dalla Moratti,è perchè in lui vede una città meno chiusa,più accogliente,europea,con meno paura e timore nei confronti degli altri.La gente ha visto in lui l’alternativa vera alla Moratti.Ha vinto la sinistra che ha fatto la sinistra.Non quella che c’è stata finora (soprattutto al Nord) e cioè quella che per vincere,faceva di tutto per assomigliare alla Lega e al Pdl.La sinistra vince quando non si vergogna di sè e dei suoi ideali.Tra cui ci sono l’accoglienza,il rispetto delle culture,razze,religioni,ecc. diverse,la tolleranza e l’apertura verso il mondo.Pisapia,parlando di Rom e Musulmani non si è nascosto: ha detto a tutti qual’era il suo programma su questi temi,alla città.E Vendola non era la prima volta che ripeteva questi concetti.Già,ma mi chiedevo cosa aveva detto di così grave Vendola da scatenare tutti i benpensanti che votano e dirigono il centrosinistra.E lì ho scoperto (ma forse lo sapevo già) che su questi temi,a sinistra,non c’è poi molta differenza dalla destra.I rom,i gay e i musulmani? Abbiamo problemi ben più gravi di questi.Manco se parlassimo di bestie o di alieni.Si è perso il senso dell’umanità.Se quelle parole hanno spaventato ancora,anche dopo la vittoria roboante del centrosinistra a Milano ed altrove,devo pensare che il vento non è ancora cambiato.Per ora si avverte solo una leggerissima brezza.Il vento sarà finalmente cambiato quando oltre all’applauso dei cittadini in piazza alle parole di Vendola,ci sarà la consapevolezza di chi dirige il ceto politico a sinistra,che per coltivare una società multiculturale,matura ed aperta,si deve avere coraggio,molto coraggio.Milano ha dimostrato di averlo,ora spetta a chi deve guidarla dimostrare di averlo capito.

Vendola non ha messo il cappello sulla vittoria di Pisapia.Prima perchè sarebbe stato incredibilmente scorretto e sciocco,e poi perchè sappiamo tutti che a vincere,essenzialmente,è stata la città di Milano.Vendola ha lanciato la candidatura di Giuliano quando nessuno credeva in lui,lo ha sostenuto sempre,fino alla fine,ed ora voleva essere lì con lui a condividere quel bellissimo e storico momento.Perfino Fogli del Sole24Ore lo ammise vedendo le immagini: “Mentre Vendola è a Milano tra la gente,Bersani è nell’ufficio a commentare i dati elettorali.La differenza c’è e si vede”.Ma aldilà di questo,gradirei da parte del centrosinistra,meno meschinità nei confronti dell’alleato (da chiunque a chiunque) e più chiarezza nei confronti dell’elettorato su cosa si vuole fare dell’Italia.

Una cosa poi,mi ha fatto sorridere “Ma che ne sa lui di Milano?” “Quando si va in una città che non si conosce,bisognerebbe ascoltare e parlare di meno”.Ma che discorsi sono? Allora nessun leader politico dovrebbe andare nelle altre città a fare comizi per i propri candidati! Allora Vendola deve starsene in Puglia,Bersani in Emilia,Di Pietro in Molise e magari Ferrero in Piemonte! Si sfiora il ridicolo.Anche perchè Vendola non ha mai accennato specificamente ai problemi da risolvere di Milano.Non gli compete e avrebbe rischiato solo brutte figure,non essendo di Milano.Sono convinto che ci sia bisogno di più gratitudine verso tutti quelli che ti aiutano a raggiungere una vittoria.Perchè è pur vero che ha vinto la gentilezza,la mitezza e l’eleganza di Pisapia (guarda un pò,parole di Vendola),ma senza una coalizione che lo sosteneva unitariamente,compattamente,da Rifondazione al Pd,a Milano non si vinceva.

In ultimo,i moderati: ma chi sono questi moderati? coloro che votavano la coalizione Berlusconi-Bossi? costoro sono moderati? e allora noi cosa siamo? dei Santi viventi?? Questa storia deve pur finire.Questi fantomatici moderati hanno votato per Pisapia a Milano,per De Magistris a Napoli e per Zedda a Cagliari.Eppure nessuno dei tre rappresenta i veri moderati.Sono tutti di sinistra.

Insomma,se il centrosinistra si fidasse un pò di più del popolo,e meno dei politicanti di vecchia data,risulterebbe già vincente.Più coraggio nei propri mezzi,meno timori di perdere questo o quel elettore.

Avanti verso i referendum!

Tratto dalle riflessioni notturne di Fabio Nacchio

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