FRATI MI AVRAI By MARIO ZACCHERINI
admin | Feb 21, 2018 | Comments 1
Mai come quest’anno risulta difficile e complicato scegliere l’indirizzo di voto, ma finalmente ho trovato la quadra.
Nel mio piccolo ho utilizzato un modello ad imbuto, più o meno come la “Champions League”, che, dopo gironi ed eliminazioni dirette, porta ad un unico vincitore premettendo che, almeno a mio parere, tutti i voti sono utili, gli unici inutili sono quelli inespressi.
Altra variabile importantissima è la rappresentanza del territorio: Imola da decenni è presente, bene o male, in Parlamento, ne consegue che mi risulta impossibile votare per un candidato che non sia espressione e figlio della mia terra.
Paracadutati? No grazie perché rappresentano l’esatto contrario della Democrazia dal basso.
Imola ha delle peculiarità (tra le tante la difesa del presidio ospedaliero, il tema discarica, la tutela del Parco Acque Minerali ed il rapporto con Hera) che non possono essere comprese e portate avanti da un politico “volante”. Serve una persona seria e preparata del territorio che non “si volatilizzi” dopo il 4 marzo. Serve un “figlio del popolo” che non parli di massimi sistemi, nuovo oppio per i popoli, ma sia pragmatico ed efficace. Salute, lavoro ed ambiente, ovvero gli argomenti che rappresentano la vita quotidiana, il nostro presente ed il nostro futuro devono essere la sua Bibbia.
Data la premessa rimangono pochi i partiti/movimenti che stanno catturando il mio interesse: per il metodo Potere al Popolo e Movimento 5 Stelle (ottimi esempi di Democrazia dal basso), poi Liberi e Uguali (nella speranza che non siano un quadrupede da riporto del Pd).
Sui contenuti mi trovo in divergenza con Potere al Popolo (è il bello della Democrazia), mentre M5s e Liberi e Uguali hanno catturato profondamente il mio interesse. E’ un dilemma che già si presentò alle Europee del 2014 quando i programmi (M5S e Tsipras) erano sostanzialmente sovrapponibili. Allora mi addentrai sulle persone e decisi di votare M5S e, a distanza di anni, non sono pentito di tale scelta per il semplice motivo che, per l’ennesima volta, le differenze etiche tra promesse elettorali e comportamenti post elettorali furono enormi.
Ricordo lo “scandalo Barbara Spinelli” (votatemi, se eletta rinuncerò alla poltrona a favore di…) http://www.repubblica.it/politica/2014/06/08/news/spinelli-88397337/ oppure la presenza di personaggi alla Gennaro Migliore ed altri “quadrupedi da riporto”.
Chiarisco che non ho nessun elemento per stigmatizzare le persone che gravitano attorno a LeU, ribadisco l’attenzione e la curiosità nei loro confronti (adoro Pippo Civati), in particolare per i candidati che rappresentano i territori, ma è pur vero che dopo le illusioni del passato la prudenza regna sovrana. Quando parlo di passato mi riferisco in particolare alla Riforma Fornero…approvata con il sì di Bersani, D’Alema e Berlusconi….e qualche storiella imolese già ampiamente trattata in questi anni.
Le persone cattive potrebbero pensare che, declinata in questa maniera, la scelta di votare Claudio Frati ricordi molto un famoso passaggio di Mogol Battisti che diceva “a quest’ora cosa vuoi, mi va bene anche lei (lui)”. Falso!!!! Conosco Claudio da almeno 7 anni e, in questo lasso di tempo non breve, ne ho apprezzato l’equilibrio, la competenza, la serietà, la disponibilità e l’assoluta assenza di “cialtroneria”. Tra parentesi, si fa per dire, in questi anni ci siamo sempre trovati dalla stessa parte nelle battaglie locali.
Insomma, una persona dal sapore antico, una di quelle di cui ti puoi fidare. Un Imolese che si propone agli elettori della sua città senza nessun timore e con la massima trasparenza.
Come i biscotti della nonna o il pane fragrante privo di conservanti, ecco il buon Claudio ha il dono di fare rivivere la serenità di tempi lontani di cui abbiamo tanto bisogno.
Mario Zaccherini
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Mi ha appena contattato la Barilla per fare da testimonial al posto di Banderas.