IDV PER LE DONNE, TRA PASSATO E FUTURO

LA MIMOSA NON CI BASTA PIU’

l’Italia dei Valori vuole che fioriscano anche altri FIORI

8 MARZO 2011

L’8 Marzo 1848, il re di Prussia fu asserragliato nel suo palazzo e terrorizzato dai dimostranti fece varie promesse, tra le quali quella di concedere il voto alle donne.

L’8 Marzo 1907 Clara Essner Zetkin organizzò con Rosa Luxemburg la Prima Conferenza Internazionale della Donna.

Il 28 Febbraio 1909 negli Stati Uniti venne celebrata la Giornata della Donna Woman’s Day.

Il 29 Agosto 1910 a Copenaghen, in occasione della Seconda Conferenza Internazionale della Donna si propose l’istituzione di una Giornata Internazionale della Donna.

Il 25 Marzo 1911 si verificò il più grave incidente industriale della storia di New York che causò la morte di 146 persone, per la maggior parte giovani operaie di origine italiana e dell’est, l’incendio della fabbrica Triangle.

Successivamente la Giornata Internazionale della Donna fu celebrata in varie parti del Mondo e anche in Italia prima e durante la Prima Guerra Mondiale. Le celebrazioni furono interrotte durante il fascismo e ripresero durante la lotta di liberazione nazionale.

Il primo 8 Marzo dell’Italia libera fu preparato dall’UDI “Unione Donne in Italia” nel 1946. In quell’occasione si scelse la mimosa come simbolo della celebrazione.

Le conquiste delle donne dal 1900

  • DIRITTO DI VOTO: Il 2 Giugno 1946 per la prima volta, tutte le maggiorenni poterono esprimere il proprio modo di vedere il futuro della società italiana nelle elezioni amministrative della primavera.
  • PARITA’ SALARIALE: Art. 37 della Cost., regolato la una Legge solo nel 1957, con un accordo interconfederale del 1960 si decide l’eliminazione dai contratti collettivi nazionali delle tabelle remunerative differenti per uomini e donne.
  • DIVORZIO: L. 898 del 1970, approvazione della legge sul divorzio, 12 Maggio 1974: vittoria del NO al referendum popolare di abrogazione della legge.
  • MATERNITA’: L. 1204 del 1971; viene estesa la tutela della maternità alle lavoratrici dipendenti. Definisce per la prima volta le assenze per maternità, ore di allattamento e divieto di licenziamento entro il primo anno di vita del bambino.
  • ASILI NIDO: L. 1044 del 1971; l’obiettivo di questa legge è realizzare un servizio di supporto delle famiglie e soprattutto delle donne, onde favorirne la permanenza nel mondo del lavoro, anche dopo la nascita dei figli.
  • DIRITTO DI FAMIGLIA: 1975; con la L. 151 viene varata la riforma del diritto di famiglia che introduce la parità tra uomini e donne nell’ambito familiare: la potestà sui figli, infatti, spetta ad entrambi i coniugi.
  • LEGGE DI PARITA’ (in materia di lavoro): L. 903 del 1977; ha rappresentato la più importante svolta culturale nei confronti delle donne. Si passa dal concetto di tutela per la donna lavoratrice al principio del diritto di parità nel campo del lavoro.
  • INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA: L. 194 del 1978 la legge ha come scopo principale la prevenzione delle gravidanze indesiderate, oltre che contrastare l’aborto clandestino.
  • LEGGE PARI OPPORTUNITA’ (Azioni positive): L. 125 del 1991: fortemente voluta dalle donne, è uno strumento in grado di intervenire e rimuovere le discriminazioni e far avanzare l’idea di uguali opportunità uomo-donna nel lavoro.
  • IMPRENDITORIA FEMMINILE: L. 215 del 1992; Questa legge promuove l’uguaglianza sostanziale, pari opportunità economiche e imprenditoriali e favorisce la nascita di imprese composte il 60% da donne. Le imprese sono tenute a mantenere la prevalenza femminile nella società per almeno 5 anni.
  • VIOLENZA SESSUALE: L. 866 del 1996; stabilisce che la violenza sessuale non è più un delitto contro la morale, bensì contro la persona.
  • LAVORO NOTTURNO: legge comunitaria del 1998 per il divieto assoluto delle donne al lavoro notturno durante la maternità sino al compimento di un anno di vita del bambino e il non obbligo fino a che il bambino abbia compiuto 3 anni.
  • ASSEGNO DI MATERNITA’ PER CASALINGHE E DISOCCUPATE: l. 448 del 1999, prevede l’indennità di maternità per le donne che non lavorano o che svolgono il cosiddetto “lavoro famigliare”.
  • INFORTUNI DOMESTICI: L. 493 del 1999, le persone comprese tra i 18 e i 65 anni che svolgono in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, il lavoro domestico, hanno diritto all’Assicurazione contro gli infortuni.
  • CONGEDI PARENTALI: L. 53 dell’8 Marzo 2000, la normativa punta ad una maggiore condivisione dei compiti all’interno del nucleo familiare. Sia la madre che il padre potranno chiedere anche contemporaneamente l’aspettativa di 6 mesi fino ad un massimo di 10 mesi, entro gli 8 anni di vita del bambino. Si applica a tutti i lavoratori, pubblici e privati, autonomi, apprendisti e soci di cooperative.
  • Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi nelle città. LEGGE 8 marzo 2000, N. 53.
  • Misure contro la violenza nelle relazioni familiari. LEGGE 5 aprile 2001, N. 154.
  • Codice delle Pari Opportunità Tra Uomo e Donna, a norma dell’articolo 6 della Legge 28 Novembre 2005, N. 246.

Disegni di Legge a favore delle Donne presentati dall’ITALIA DEI VALORI

  • Prima Legge italiana ad istituire i centri contro la violenza nei confronti delle donne. Legge n. 11 del 23 febbraio 2005 della Regione Campania.
  • Misure di sensibilizzazione e prevenzione, nonché repressione dei delitti contro la persona e nell’ambito della famiglia per l’orientamento sessuale, l’identità di genere ed ogni altra causa di discriminazione. DDL n. 843 del 26 giugno 2008 (Sen. Li Giotti).
  • Misure urgenti volte a favorire l’integrazione della donna nel mercato del lavoro. DDL n. 1405 del 25 febbraio 2009 (Sen. Bugnano).
  • Mozione per il riconoscimento delle patologie femminili. Mozione n. 1/00100 del 2 febbraio 2009 (On. Palagiano).
  • Abolizione del listino, doppia preferenza solo in caso di diverso genere e presenza massima nelle liste di 2/3 di un genere. Legge n. 4 del 27 marzo 2009 della Regione Campania.
  • Legge quadro per la promozione dello sviluppo degli asili nido con il concorso dello Stato. DDL n. 1673 del 14 luglio 2009 (Sen. Mascitelli).
  • Nuove norme in materia di consultori familiari. DDL n. 1893 del 14 luglio 2009 (Sen. Mascitelli).
  • Nuove disposizioni in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e di tutela a sostegno delle vittime. DDL n. 1697 del 17 novembre 2009 (Sen. Bugnano).
  • Interrogazione pubblicità lesiva nei confronti delle donne. Mozione n. 4/05541 del 22 dicembre 2009 (On. Palagiano).
  • Misure in materia di contrasto alla discriminazione della donna nella pubblicità e nei media. DDL n. 2216 del 26 maggio 2010 (Sen. Carlino).
  • Disposizioni per il riconoscimento dell’endometriosi come malattia sociale e istituzionale del Registro nazionale dell’endometriosi e della Giornata nazionale per la lotta contro l’endometriosi. Proposta di legge del 18 marzo 2010 (On. Palagiano).
  • Introduzione dell’Art. 580-bis del codice penale, concernente il reato di istigazione a pratiche idonee a procurare l’anoressia o la bulimia. Proposta di legge del 6 settembre 2010 (On. Palagiano).
  • Legge contro le mutilazioni dei genitali femminili. Legge n. 212 presentata il 2 febbraio 2011 della Regione Campania.
  • Mozione per la promozione generale della medicina di genere. Mozione n. 1/00384 del 7 giugno 2010 (On. Palagiano).
  • Mozione sulle misure di assistenza sanitaria alle donne partorienti – ricorso all’epidurale gratuita. Mozione 1-00137 del 27 maggio 2009 già’ approvata (Sen Carlino).
  • Disposizioni in materia di parità e pari opportunità tra donne e uomini nell’ambito delle Amministrazioni pubbliche dello Stato, delle società pubbliche e a capitale misto e SpA quotate in Borsa. DDL n. 2143 del 29 aprile 2010 in discussione alla Commissione Finanze (Sen Carlino).
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