AFFAMATI DI LIBERTA’ By ENRICO MONACO

Anche se a qualcuno dà fastidio ammetterlo dichiaratamente, oggi nel nostro Paese la libertà è limitata in tanti modi diversi. Lo è negli stipendi troppo bassi di chi non ha un lavoro stabile che non consentono a troppe persone di vivere in modo dignitoso e di conquistare un’autonomia individuale. Nelle ore rubate alla nostra vita privata da lavori senza regole perchè a causa di una crisi infinita dobbiamo spremerci di più per il bene delle imprese; anche se alla fine a noi che lavoriamo non torna indietro niente.

Nella libertà solo formale di dire ciò che pensiamo su chi detiene il potere a qualsiasi livello, sapendo che se sceglieremo di farlo (se sceglieremo di essere liberi) ce la faranno pagare. A volte anche pesantemente. E allora spinti dalla paura alla fine per molti suona meglio il ritornello del “meglio farti i cazzi tuoi”. Anche se tutto intorno a te peggiora, anche se tu sei il primo ad affondare più o meno lentamente.
Lo è nel momento in cui i pochi giovani (sono una minoranza) che vivono nel nostro Paese diventano un problema, invece che un’opportunità. Avviene perchè nonostante tutto in molti non si adattano alle condizioni infami che il Paese offre, perchè le idee di cui sono portatori non solo potrebbero rivoluzionare gli ambienti in cui vivono, ma spezzerebbero in molti casi anche i rapporti clientelari e la corruzione diffusa su cui vive chi ha conquistato a suo tempo posizioni favorevoli e intende conservarle a tutti i costi; succede perchè insistono nel voler ricercare qualcosa di migliore (di più dignitoso) e alla loro altezza, spesso nella contrarietà e nel cinismo generale dei più anziani. Perchè i loro superiori, ricchi di esperienza e buoni rapporti, sanno che loro hanno studiato (spesso non come loro). Lo è nell’incapacità di molti cittadini italiani di accettare che gli stranieri in fuga, per più che validi motivi dai loro paesi d’origine, siano esseri umani. Con sentimenti, debolezze e una dignità. Come tutti, e dunque anche come loro. Quella stessa incapacità che non consente di capire che qui in Italia le risorse non mancano perchè arrivano troppi stranieri, ma perché chi ha il potere ha deciso da tempo di tagliarle alla fonte con scuse che ormai non reggono più, peggiorando in questo modo le condizioni di tutti quelli che stanno sotto.
In una società in cui è difficile essere se stessi e andare contro il senso comune per fare qualcosa di meglio essere liberi è difficile e pericoloso.
Perciò per tutti coloro che vivono queste difficoltà in quest’Italia martoriata le donne e gli uomini che combatterono eroicamente per liberare il nostro Paese dal nazi-fascismo possono essere un riferimento a cui guardare, quotidianamente. Un esempio di libertà e coraggio per tenere viva la speranza di poter conquistare una condizione di vita migliore, oggi. Siamo affamati di libertà e di giustizia. E dunque riteniamo normale e giusto onorare chi a suo tempo ha dato la vita per ottenerle entrambe per tutti. Buon 25 aprile!

Enrico Monaco

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